Perchè facciamo iaa

Sapete, quando si comincia ad interagire con persone fragili si entra in una dimensione di delicatezza, di equilibri, di sofferenza, resilienza e grandi felicità.

A. è una persona fragile, 50 anni ed una vita di successo alle spalle. Un giorno un infortunio sul lavoro e poi per tre anni parcheggiato davanti alla televisione perché considerato catatonico.. completamente assente al mondo. Prigioniero lui in se stesso ed incapaci noi di capire se dietro quell’essere assenti ci fosse ancora la persona che era un tempo.

Per tre lunghi anni nulla è cambiato. A. è rimasto chiuso nel suo mondo ed è rimasto parcheggiato davanti alla televisione, senza mai dare un cenno di interazione col mondo attorno a lui.

Poi è arrivato Happy, chiaramente la sua grazia da elefante in una cristalleria non passa inosservata ed A. ha mostrato interesse, a modo suo.. senza muovere un muscolo del corpo o emettere un suono, l’ha guardato.

Può sembrare poco ma è un grande inizio.. A. C’è!

Così per diversi mesi Happy ed A. hanno trascorso del tempo assieme ed assieme ad un super lavoro di equipe ci sono stati i primi piccoli cambiamenti, un sorriso, il voltarsi se lo si chiama.. 

Oggi poi è successa una cosa incredibile e.. questa sera probabilmente una mamma, un papà ed una moglie e dei figli proveranno una fortissima emozione e forse piangeranno dalla gioia.
 
Questo grazie ad Happy.

Durante un’attività assistita con animali A. ha mosso consapevolmente e volontariamente le dita di una mano per prendere un ciuffo di peli del pelosone.. nessuno si aspettava lo facesse, nessuno credeva fosse in grado di farlo, lo si dava per perso.. eppure è successo.

Dinnanzi a questi piccoli miracoli ci si rende conto di quanto immenso sia il beneficio che sanno donarci i nostri amici pelosi..

Quindi dicevo..

Sapete.. Happy è un eroe e lo amo e rispetto immensamente.

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