Perchè rivolgersi ad un educatore?

La cinofilia negli ultimi anni è cambiata ed è cambiata la nostra rappresentazione mentale del cane. Sino a 10 anni fa il cane era visto come “animale da compagnia” o “cane da caccia/soccorso/guardia/etc..”. Oggi invece è parte integrante della famiglia, vive con noi, condivide con noi tanti momenti importanti e spesso ne è protagonista.

Questo cambio di ruolo sociale ha tante sfaccettature, spesso nasce da un nostro bisogno di riempire un vuoto o da un inconsapevole ricerca di contatto con la natura o semplicemente dalla passione e dall’amore che nutriamo verso di loro. Indipendentemente dal motivo entrano a far parte delle nostre vite e gli diamo tutto.. ma a volte lo facciamo con un po’ di superficialità, perché accogliere veramente significa anche conoscere e capire.

Il ruolo dell’educatore è proprio questo, aiutare a comprendere, condividere ed arricchire questa splendida condivisione di tempo, intenti e spazio.

Vi domanderete: “Ma come, l’educatore non serve ad insegnare il seduto o a dare ordini o a farsi obbedire?”..

Ecco.. non proprio. L’educatore ha il compito di trasmettere competenze e tra queste si, ci sono delle cose tipo il seduto, il richiamo o altro.. ma cambia la finalità del tutto. Si insegna alle persone a leggere il proprio cane, a capire cosa ci comunica – senza attribuire significati “umani” ai loro atteggiamenti “da cani” – ed al cane si insegnano dei comandi o meglio delle competenze.. perché dietro ad un seduto, c’è una relazione, c’è una complicità, c’è la capacità di star tranquilli e la possibilità di passare da uno stato di agitazione ad uno di calma.

Imparare a capire meglio il proprio cane è come aprire dall’interno la porta di una baita in montagna in primavera.. All’inizio si è sommersi da tantissimi stimoli.. ma poi arrivano i profumi, ci si abitua alla luce e si distingue il paesaggio, si coglie la brezza del vento sul viso e si sentono i suoni di qualche campanile nella vallata.. 

Ecco.. scoprire il cane è questo.. è trovare un’emozione forte nel capire che dietro quel suo abbaio c’è una competenza che non pensavamo avesse, che c’è un valore nell’aspettare mentre annusa perché capiamo quanto questo sia importante e c’è quella complicità nello scambiarsi uno sguardo poco prima di partire per l’avventura.

Durante un percorso con un educatore si imparano tante cose, tutte utilissime, e si impara a condividere veramente il proprio tempo con il nostro amico peloso. Poi si imparano anche cose pratiche, perché avere un buon richiamo permette di vivere più libertà, perché imparare a gestire la propria agitazione permette di allargare le cose che si possono fare assieme e perché a volte saper avere una buona condotta al guinzaglio (che è una cosa che si fa in due e non è solo una cosa che deve imparare il cane) vuol dire vivere più serenamente l’andare in giro.

Insomma.. c’è tanto, tanto tanto tanto da dire a riguardo.. ma la verità è che ci si rivolge ad un educatore se si vuol vivere la propria relazione col proprio cane al meglio.

Se volete approfondire o scoprire quanto il vostro amico sia eccezionale.. mi trovate qui:

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